martedì 8 febbraio 2011

DORIAN GRAY: BELLEZZA ED OSSESSIONE

Ecco il tema di questa settimana: la ricerca della bellezza e della gioventù, nelle splendide pagine di Oscar Wilde e nell'interpretazione di Ben Barnes al cinema.
E voi cosa sareste disposti a fare per fermare il tempo?

Cinderella e Prudence

L'unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi.

 Oscar Wilde era un genio. Non solo per quel suo modo cinico e snob di guardare il mondo e gli uomini, ma anche ovviamente per le bellissime pagine che ci ha lasciato. Aforismi, testi teatrali, lettere, diari.. Ed un unico bellissimo romanzo: Il ritratto di Dorian Gray.
"Aveva espresso un pazzo desiderio: che potesse lui rimanere giovane, e il ritratto invecchiare; la sua bellezza restare intatta, e il viso dipinto sulla tela portare il peso delle sue passioni e dei suoi peccati. [...] Pareva mostruoso persino pensarci."
Un romanzo capace di anticipare come non mai le inquietudini e le ossessioni di un'epoca come quella che stiamo vivendo, dove la ricerca dell'ideale estetico (che non sempre coincide con la bellezza vera a propria) e della gioventù eterna restano miti impossibili eppure ricercati ad ogni costo.
Dorian, bellissimo ed innocente, si lascia conquistare dal cinismo e dai piaceri del mondo che gli si offre e assaggia tutto avidamente in una ricerca sempre più frenetica e disperata. La corruzione della sua anima si riversa sulle linee di quel ritratto fattogli dall'amico Basil, che giorno dopo giorno porta i segni della sua perdizione, mentre il volto di Dorian rimane bellissimo ed eternamente giovane. Ma quando la discesa verso l'inferno lo porta a compiere atrocità di cui non si credeva capace, il ragazzo interrompe il sortilegio e distrugge il dipinto. Così, persa ogni maschera, Dorian giace sconfitto.
Un romanzo? Un pre fantasy? Un saggio sulla vanitas umana? Un classico sicuramente, che merita di essere letto anche al di fuori dei circoli scolastici e riscoperto non solo per lo stile sublime di Wilde (gigante tra i giganti) ma anche per la sua portata morale.
Perchè chi tra noi può dirsi completamente immune al fascino della gioventù che non sfiorisce mai, della perfezione dei tratti concessa senza sforzo alcuno? E se avessimo una possibilità, una soltanto, di fermare la nostra gioventù in un attimo eterno sapremmo resistere a così grande tentazione?
Tutto è effimero, la giovane età dura il tempo di un battito di ciglia eppure viviamo ogni giorno nell'illusione che quel momento possa essere congelato, sospeso. E cerchiamo disperatamente quel ritratto che possa "salvarci" dal tempo che passa, dalle scelte sbagliate, dagli eccessi e dai dolori.
Perchè in fondo, Dorian Gray è anche un po' parte di noi.

Cinderella

Il Ritratto di Dorian Gray


Dopo Albert Lewin  nel 1945, anche Oliver Parker, già regista di due film tratti da altrettanti romanzi di Oscar Wilde, decide di riproporre per il grande schermo la più famosa opera dello scrittore inglese, "il ritratto di Dorian Gray".
 La storia di Dorian è conosciuta universalmente ma il regista in questo suo lavoro ha aggiunto episodi e personaggi e si è concentrato su aspetti dell'animo di Gray di cui Wilde non racconta i particolari come invece accade nella pellicola cinematografica. In particolare quel lato libertino del protagonista e i suoi numerosi peccati di lussuria, elemento questo che è stato causa principale delle recensioni negative. Il biondo Dorian dagli occhi azzurri è interpretato dal bellissimo Ben Barnes che nonostante la mancanza di somiglianza, la giovane età e la poca esperienza ha saputo interpretare il suo personaggio in maniera egregia. Strepitoso è anche Colin Firth nei panni del carismatico Wotton.
L'ingenuo Dorian arriva nella Londra Vittoriana dove si lascia trascinare da Henry Wotton in una vita senza freni e piena di piaceri. Qui incontra anche il pittore Basil Haalward che, colpito dal giovane, decide di catturare la sua bellezza in un ritratto assolutamente realistico. Dorian rimane incantato e quando Wotton gli fa notare che il quadro rimarrà sempre sospeso in quella condizione di perfezione mentre lui inevitabilmente invecchierà, il ragazzo afferma di essere disposto a vendere l'anima pur di mantenere la sua giovane bellezza. Da quell'istante il quadro comincerà ad invecchiare al posto del protagonista. Gray nel frattempo continua a vivere nelle avventure e nei peccati più sfrenati mentre i suoi vizi si riversano sul ritratto.
Nuovo personaggio nel film è quello di Emily Wotton, figlia di Henry e la ragazza di cui Dorian si innamora quando è ormai cinquantenne (anche se il suo aspetto è ancora quello si un ragazzo). Emily è stata inserita per dare l'opportunità al protagonista si pentirsi della sua sregolata vita. Viene eliminata invece la figura di Alan Campbell, chimico che aiuterà Dorian a disfarsi del corpo dell'assassinato Basil. Infine, il regista mostra alcune immagini dell'infanzia tormentata del ragazzo (mentre nel libro non c'è nessun riferimento a riguardo) forse proprio per rendere ancora più immediata la fame di approvazione ed amore che prova il giovane Dorian. E quel desiderio di vita ed eccesso che lo porterà quasi alla rovina.
Il film riesce a riprodurre perfettamente l'aspetto gotico del romanzo. La storia procede lenta, è priva di azione ma caratterizzata da meravigliosi dialoghi molto fedeli a quelli del libro. Il regista, come lo stesso Wilde, permette allo spettatore di riflettere sul tema assolutamente contemporaneo del mito della bellezza e della giovinezza. Durante la visione di questo straordinario riadattamento sorge spontanea la domanda: fino a che punto siamo disposti a spingerci pur di mantenere valori così superficiali ma allo stesso tempo considerati fondamentali nella società odierna?

Prudence

SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME..

La ricerca della bellezza non è certo una novità del nostro secolo. L'ideale estetico è qualcosa di intrinseco nell'uomo, che con mezzi diversi ha sempre cercato di catturare e cristallizzare in eterno. Ritratti, sculture, pagine scritte e poi fotografie e pellicole: modi differenti accomunati dal desiderio di rendere immortale quella bellezza che ha colpito la nostra immaginazione, la perfezione delle forme, la luce di uno sguardo, il fascino misterioso.
Ogni epoca ha avuto il suo modello di bellezza, i suoi falsi miti da seguire, ma quello che appare sconcertante è come oggi questo sia diventato il valore assoluto, il mezzo principale per conquistare status e privilegi.
Dalle forme morbide ed aggraziate, con pelle diafana ed abiti eleganti siamo giunti a modelli volgari ed estremamente appariscenti, in cui la magrezza è portata al limite ed anche oltre, in una società decadente dove soldi, successo e perfezione estetica sono i valori assoluti. Una società che sembra mortificare sempre più la donna, il cui corpo spesso diventa solo oggetto da svendere, dove la vecchiaia è un tabù sempre più pesante. La bellezza perde così il suo significato, diviene mezzo privilegiato per raggiungere uno scopo, merce di scambio con cui è possibile ottenere tutto.
Non stupisce quindi che la corsa alla perfezione e alla gioventù "eterna" si faccia semrpe più estrema. Palestra, cosmetici, creme, interventi chirurgici, diete miracolose.. Ogni sacrificio è fatto per raggiungere quell'ideale estetico che ci viene imposto ogni giorno, 24 ore su 24, in ogni immagine televisiva, sulle copertine patinate delle riviste. Quelle modelle al limite dell'anoressia, manichini sofferenti che ammiccano in pose per niente sexy, modelli negativi delle ragazze di oggi. Mi viene la pelle d'oca quando sento le ragazzine dire che donne bellissime come Jennifer Lopez, Liv Tyler, Kate Winslet e tante altre sono grasse!!!
Basta! Ribelliamoci, riprendiamoci il nostro corpo stupendamente imperfetto, con le piccole rughe, i chili di troppo sulle cosce, le occhiaie da lavoro-studio-famiglia-amci-no stop! Prendiamoci cura di noi stessi solo per il piacere di farlo, una sorta di rituale relax in cui dedichiamo del tempo solo per noi, e non più costrette ad inseguire affannosamente un modello irraggiungibile.
Penso a Michelle Obama, eletta nel 2010 donna più potente del mondo, che ha rivoluzionato lo stile di vita alla Casa Bianca: dieta sana, sport, costanza e determinazione e una bella dose di autostima che le permette di fregarsene allegramente di non rietnrare nella categoria fisicoperfetto. Questo si, un modello da seguire!

Cinderella