lunedì 15 novembre 2010

La scuola da salvare

Tra qualche giorno, il 17 novembre per essere precisi, si celebrerà la Giornata Nazionale del Diritto allo Studio. Secondo l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana: " E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,economica e sociale del paese."
Nonostante la Repubblica Italiana garantisca a tutti il diritto dell'accesso all'istruzione in Italia ancora oggi e soprattutto rispetto ad altri paesi Europei, la scuola attraversa un periodo di profonda crisi,tanto da aver compromesso nella maggioranza dei casi la competitività dei nostri istituti (e di conseguenza dei nostri studenti) a livello europeo.
La causa principale è proprio nella discriminante economica. E la situazione purtroppo non migliora,anzi. Sono sicura che la maggiorparte di voi,qualsiasi sia il vostro pensiero politico, si renda conto del fatto che i provvedimenti scolastici voluti dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini vadano a danneggiare ulteriormente la scuola pubblica italiana e a favorire la scuola privata violando così il Diritto allo Studio.Gli studenti non possono e non devono pagare la crisi nazionale: troppi tagli alla ricerca, al personale e ai docenti rendono questa una riforma economica più che dell'istruzione. In questa situazione drammatica però è confortante vedere tanti giovani attivi ed impegnati, che uniti lottano e cercano di farsi sentire per potersi riappropriare del loro futuro e dei loro diritti!
Anche il 17 novembre gli studenti scenderanno in piazza rischiando di essere chiamati "asini" da alcuni giornali che forse non capiscono che i giovani protestano proprio per non essere tali!

Prudence

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