lunedì 29 novembre 2010

Pensieri da lunedì

Pensiero veloce..
Un velo di apatia da lunedì, quella che ti porta a rileggere la stessa frase infinite volte senza capire niente, o a prendere l'ennesimo caffè per tenere gli occhi aperti.. Per tirarmi su e darmi la carica giusta ho iniziato a pensare ai regali di Natale da fare quest'anno: le persone che davvero ne meritano uno speciale sono poche ma buone, quindi vorrei sorprenderle con qualcosa pensato apposta per loro, impiegando il giusot tempo nella ricerca e non comprato al volo e un po' alla leggera nella frenesia degli acquisti dell'ultimo minito.
Così ho girovagato su internet alla ricerca di un gadget spiritoso in tema Sex&theCity per la mia migliore amica, da accompagnare al cofanetto con i due film ispirati alla serie. Ecco però l'ennesima delusione sugli acquisti originali nel nostro Paese: ancora una volta nelle condizioni di spedizione apprendo che l'Italia non è contemplata tra i paesi in cui la merce è spedita.. E non parliamo poi di trovare un negozio reale dove acquistare il merchandising!
Uff, mi toccherà inventarmi qualcosa come sempre le idee in tema non mi mancano e so già dove dirigermi, ma la sensazione di vivere ancora una volta un pochino fuori dal mondo civile si ripresenta come una costante.. Siamo lontani dal glamour di New York, dall'anticonformismo della creativa Londra, dallo strafottente chic di Parigi.. Qui se indossi un cappello turchese o una gonna di tulle ti prendono per matta come minimo! Sento le mie stiletto rosse fremere nel ripostiglio e allora corro a prenderle: salgo sui miei tacchi vertiginosi, mi avvolgo intorno al collo una bella sciarpa svolazzante ed esco di casa. Non è la City, non ci assomiglia neanche vagamente, ma con le mie Jimmy Choo ai piedi posso sognare di essere un po' Carrie Bradshaw!

Cinderella

P.S. Capito adesso il riferimento nel nome del Blog?

sabato 27 novembre 2010

Danger Days:i My Chemical Romance sono tornati!

La storia dei My Chemical Romance risale al 2001 in quel di  Newark, New Jersey, dove due amici Gerard Way e Matt Pellisier(rispettivamente cantante e batterista) si mettono alla ricerca di altri musicisti per la loro band coinvolgendo così i chitarristi Ray Toro e Frank Iero e il bassista e fratello minore di Gerard, Mikey Way. Pensando al titolo di un libro di Irvine Welsh, Mikey propose di chiamare la neo-band Chemical Romance, gli altri decisero di aggiungere un My iniziale ed ecco che la band ebbe un nome.
 I ragazzi erano quindi pronti per il loro primo album: I Brought You My Bullets, You Brought Me Your Love. Il successo portato da questo lavoro permette loro di incidere Three Cheers for Sweet Revenge ( dal quale è tratto la commuovente canzone Helena dedicata alla nonna dei fratelli Way che aiutò molto la band prima di morire) e due anni dopo, nel 2006, pubblicano The Black Parade il successo più grande della band, incentrato sul tema della vita e della rinascita.
E finalmente, dopo 4 anni di silenzio, i mY Chemical Romance sono tornati con un nuovo attesissimo album.
Siamo in California, nel 2019, i Killjoys, un gruppo di fuorilegge formato da Party Poison, Jet Star, Fun Ghoul, Kobra Kid e la piccola Grace, combattono contro una malvagia società chiamata Better Living Industries e il suo leader Korse. La loro guida è il Dj di una radio pirata: Dr. Death Defying. E' questa la trama del quarto attesissimo nuovo album che i My Chemical Romance hanno realizzato e pubblicato dopo quattro anni di silenzio. Ma l'attesa è stata ricompensata con un album originale nuovo e inaspettato: Danger Days: The True Lives of The Fabulous Killjoys. Dai costumi monocromatici dell'album precedente ai colori psichedelici di un futuro prossimo, un cambiamento netto portato in parte da esperienze personali, dei non più cinque killjoys dopo l'uscita dal gruppo del secondo batterista Bob Bryar ( Gerard Way Frank Iero Mikey Way e Ray Toro la formazione attuale).
Cambiamento positivo o negativo? Assolutamente positivo...Ma non perchè migliore degli album precedenti che a mio avviso sono straordinari quanto l'ultimo, ma piuttosto perchè è palese una grande crescita artistica e personale dei giovani musicisti che hanno mostrato tutta la loro geniale creatività. Ed è proprio questo l'aggettivo perfetto per definire il loro lavoro: CREATIVO!
Inoltre i nuovi brani sono capaci di trasmettre emozioni diverse grazie ai testi profondi e alle sonorità diversificate, che rendono adatto questo album a qualsiasi stato d'animo, età e gusto musicale! Insomma correte nel negozio di cd più vicino a casa vostra e non fatevi scappare l'ottimo album dei My Chemical Romance, gruppo talentuoso e meritevole di tutto il successo possibile!
Concludo citando una frase di una delle mie canzoni preferite di Danger Days:

...ed alza la voce ogni volta che provano a chiuderti la bocca!

Prudence

lunedì 15 novembre 2010

La scuola da salvare

Tra qualche giorno, il 17 novembre per essere precisi, si celebrerà la Giornata Nazionale del Diritto allo Studio. Secondo l'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana: " E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,economica e sociale del paese."
Nonostante la Repubblica Italiana garantisca a tutti il diritto dell'accesso all'istruzione in Italia ancora oggi e soprattutto rispetto ad altri paesi Europei, la scuola attraversa un periodo di profonda crisi,tanto da aver compromesso nella maggioranza dei casi la competitività dei nostri istituti (e di conseguenza dei nostri studenti) a livello europeo.
La causa principale è proprio nella discriminante economica. E la situazione purtroppo non migliora,anzi. Sono sicura che la maggiorparte di voi,qualsiasi sia il vostro pensiero politico, si renda conto del fatto che i provvedimenti scolastici voluti dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini vadano a danneggiare ulteriormente la scuola pubblica italiana e a favorire la scuola privata violando così il Diritto allo Studio.Gli studenti non possono e non devono pagare la crisi nazionale: troppi tagli alla ricerca, al personale e ai docenti rendono questa una riforma economica più che dell'istruzione. In questa situazione drammatica però è confortante vedere tanti giovani attivi ed impegnati, che uniti lottano e cercano di farsi sentire per potersi riappropriare del loro futuro e dei loro diritti!
Anche il 17 novembre gli studenti scenderanno in piazza rischiando di essere chiamati "asini" da alcuni giornali che forse non capiscono che i giovani protestano proprio per non essere tali!

Prudence

venerdì 12 novembre 2010

Gioie e dolori di un'aspirante giornalista

Se mai un giorno dovessi diventare una giornalista/scrittrice famosa mi piacerebbe poter dire nella biografia che ovviamente scriverei, che ricordo perfettamente il giorno in cui ho realizzato che la mia aspirazione, il mio destino era quello di intraprendere la carriera giornalistica.
Folgorata dalle parole di un grande maestro, qualcuno come Montanelli o Biagi per intenderci, in quel momento preciso ho capito che avrei impiegato tutte le mie energie, speso ogni momento "libero" per documentarmi e studiare il mestiere, cercato collaborazioni mal pagate e spesso insoddisfacenti, per conquistare un giorno l'agognato tesserino.
Questo in una biografia ipotetica, ma soprattutto un po' riveduta.. In realtà non ho un ricordo preciso o interessante ad onor di cronaca della mia presa di coscenza su ciò che avrei voluto fare da grande, anche perchè scavando nei ricordi appare come un qualcosa che è sempre stato parte dei miei sogni, da quei giorni beati in cui scoprivo il piacere sublime della parola scritta, l'odore dei libri, le pagine immortali degli scrittori che ho amato. Crescendo è stato naturale avvicinarsi alle pagine dei quotidiani, in quelle storie spesso orribili di uomini e donne reali, così diverse dai personaggi dei miei adorati libri, ma ognuno con una storia unica e importante. E conoscere fatti di luoghi geograficamente lontani, personaggi importanti che guidano il mondo o che lottano per cambiarlo..
E' maturato quindi più o meno consapevolmente, il desiderio di poter far parte un giorno di questo ambiente culturalmente stimolante e dare voce ogni volta ad una storia diversa, incontrare persone, interpretare i fatti del mondo, e viaggiare ah, quanto tempo passo immaginadomi dall'altra parte del mondo a raccontare un'altra realtà!
Dopo varie vicissitudini quindi, due anni fa mi sono iscritta alla facoltà di Lettere moderne, così da poter coniugare le mie passioni il mondo del giornalismo e quello della letteratura, e costruirmi in questo modo una solida base da cui proseguire poi nel lungo percorso di studi che dovrebbe portarmi un giorno a lavorare in qualche rivista o casa editrice. Consapevole che il tempo della gavetta in questo ambiente è decisamente lungo e snervante ho deciso di iniziare fin da ora a collaborare con alcune riviste locali, così da farmi le ossa e apprendere quanto più possibile sul campo..
E così da alcuni mesi mi faccio largo nella giungla del precariato più totale, sempre pronta a correre ad intervistare il sindaco di uno sperduto paesino, a partecipare ad expo' e fiere varie, a scrivere delle ultime iniziative locali o del malcontento per i tagli ai comuni e per la crisi generale.
La maggior parte delle volte ti sembra di non essere mai uscita dai confini dei giornali scolastici, e la realtà di cui ti trovi ad occuparti è quanto mai stretta e un po' monotona.. Non esistono orari ovviamente, non conto nemmeno più i pezzi scritti a mezzanotte bevendo litri di caffè, il telefono sempre acceso per non perdere un lavoro, cercando di incastrare gli impegni con l'Università e le riunioni al giornale. Tutto ovviamente non certo per una busta paga sicura o quantomeno decente, ma semplicemente per farsi strada ed imparare.
Capita però che altre volte incontri il suddetto sindaco del piccolo borgo e scopri una persona dalla vivacissima cultura, disposto a parlarti per un'ora dell'impegno nella politica locale, della salvaguardia del territorio inteso come patrimonio comune, dell'attenzione alle nuove tecnologie; e il discorso si amplia, esce dal contesto comunale e si apre alle difficoltà della situazione politica attuale, al ruolo dei giovani nella società e via discorrendo.. Sono momenti come questo che mi stimolano a perseverare su questa strada ardua ed in salita, sperando di incontrare ancora persone così disponibili e interessanti, che mi lascino qualcosa.
Capita il più delle volte in effetti di sentirsi smarriti e allo sbando, per mancanza di una guida a cui fare riferimento, ma nelle piccole realtà dei giornali locali le difficoltà per rimanere a galla sono troppe e il tempo a disposizione per istruire i nuovi arrivati e sempre meno, così per imparare si rubano suggerimenti, si fanno errori, si scrive e si riscrive, ma alla fine quando il giornale va in stampa e vedi il tuo nome correlare quelle 10,100 righe ti senti soddisfatto e un po' orgoglioso, perchè hai fatto un passo in più in direzione del tuo sogno.

Cinderella

giovedì 11 novembre 2010

Conversazione con Gherardo Colombo

Un paio di giorni fa in un posto desolato dove il massimo della mondanità è rappresentata dal bar in piazza, si è svolto uno di quegli eventi che per un piccolo borgo è qualcosa di epocale.. Grazie all'organizzazione della sede regionale dell'ANPI infatti è stato possibile assistere ad un incontro con Gherardo Colombo, dal titolo "sulle regole". Dopo 30anni passati nella magistratura, con alle spalle inchieste di peso quali Manipulite, la P2 e molte altre, nel 2007 Colombo ha deciso di ritirarsi dall'attività che ha svolto per buona parte della vita, dedicandosi a tempo pieno alla scrittura e soprattutto alla divulgazione. Nelle scuole principalmente, ma anche nei circoli e nelle associazioni, l'ex magistrato incontra ragazzi ed adulti per parlare di legalità, regole e società.
Ecco quindi che anch'io mi sono trovata ad assistere ad uno di questi incontri, dopo aver letto con piacere il suo ultimo libro "Sulle regole" appunto. Premesso che ero piuttosto incuriosita e ben disposta, condividendo la maggior parte di quanto letto nel suo breve testo, sono stata tuttavia piacevolmente sorpresa dalla capacità oratoria, dal discorso attivo e stimolante mai banale o stereotipato, ma soprattutto dal senso di ottimismo, impegno e fiducia che scaturivano da ogni frase. Dopo una breve analisi del termine "regole" con tutte le sue sfacettature di interpretazione e giudizio, Colombo è passato ad analizzare la società distinguendo tra società verticale dalla rigida gerarchia, dove l'uomo è solo uno strumento e il potere è spesso concentrato nelle mani di uno solo, e società orizzontale in cui idealmente ogni cittadino ha uguali diritti e doveri, dove i tre poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) vengono equamente divisi e le regole rispettate.
Se è vero che una completa società orizzontale non è mai stata attuata, è tuttavia stata messa in pratica la società verticale, in epoche storiche diverse ma sostanzialmente con gli stessi risultati, dalla dittatura fascista, al comunismo in Russia, al nazionalsocialismo in Germania e molti altri casi. Ma quello che Colombo afferma con tanta decisione è la possibilità per l'uomo di attuare il cambiamento, di lottare per capovolgere una realtà ingiusta e discriminante, con la fiducia che in fondo la storia altro non è che una continua evoluzione. Chi mai nel Medioevo avrebbe creduto possibile infatti che 2 secoli dopo l'opera di un intellettuale avrebbe condotto la società a riflettere sul tema della tortura e decretarne quindi l'abominia? E' stato grazie a Cesare Beccaria e alla sua opera "Dei delitti e delle pene" se il problema è stato discusso, tanto che da quel momento la pratica della tortura è stata dichiarata illegale. O ancora quanti nell'America della segregazione razziale avrebbero pensato di vedere un giorno un uomo di colore alla Casa Bianca? Ci sono voluti decenni fatti di proteste, lotte pacifiche, marcie e discorsi illuminati, ma alla fine i tempi sono diventati maturi al punto da superare le differenze di colore e giudicare quell'uomo solo sulla base delle sue parole politiche e del suo carisma.
Gli esempi potrebbero continuare ancora, le conquiste femminili, la fine dell'apartheid in Sudafrica, la caduta del muro di Berlino.. Ma quello che è importante osservare qui è proprio la volontà dell'uomo, la tenacia, il coraggio.
Colombo quindi si concentra proprio su questo, l'impegno che ognuno di noi in quanto cittadino di un Paese libero deve mettere per raggiungere lo scopo, lottare contro l'ipocrisia e l'illegalità, contro la generale omertà ed indifferenza. Un discorso che ovviamente si scontra con il cinismo e il crollo delle illusioni che spesso caratterizzano gli adulti, il cui bagaglio di esperienze li ha forse più volte portati a scontrarsi con i mali della società, ma è un messaggio che forse puo' essere ben recepito dai giovani, naturalmente portati alla fiducia e all'ottimismo, che ancora credono nelle loro capacità e sono disposti ad impegnarsi per attuare il cambiamento.

Cinderella